A grande richiesta dopo l’articolo della classificazione delle voci femminili, eccomi con la classificazione delle voci maschili.
Se ti sei perso l’articolo sulla classificazione delle voci femminili lo puoi leggere qui!
Iniziamo subito! Magari ti sarà già capitato di sentire delle parole come “tenore”, “basso” o “baritono”. Bene, queste sono le denominazioni con cui vengono classificate, nell’ambito della musica classica o corale le voci maschili.
Voglio ricordarti appunto che questa classificazione è una classificazione che nella musica leggera (cioè tutto quello che non è classico, dal rock al pop, dal jazz al blues e così via) è un po’ da prendere con le pinze perché in realtà, noi fortunelli della musica leggera utilizziamo il microfono che ci permette di catturare anche quelle note che sono troppo alte o troppo basse da cantare con una certa intensità.
Anche le voci maschili, quindi, vengono classificate in base al range vocale, ovvero dalla nota più bassa a quella più alta che il cantante riesce a produrre con una certa intensità.
- Tenore
- Baritono
- Basso
I tenori sono i cantanti che raggiungono le note più acute mentre i bassi, come dice la parola stessa, raggiungono le note più gravi.
Questa classificazione ovviamente si basa sulla conformazione fisica e sulla struttura della laringe. Generalmente chi ha la laringe stretta e corde vocali corte emette con facilità note più acute, viceversa chi ha la laringe larga con corde lunghe avrà facilità ad emettere note gravi.
Attenzione! Non è detto che se sei tenore non potrai mai cantare le note gravi e viceversa, anzi lo potrai fare, con la consapevolezza che il tuo range vocale però è un altro. Generalmente diciamo che per un tenore saranno più confortevoli le note acute mentre al basso le note gravi, ma ciò non significa che non ci possa divertire con tutto il range vocale. Questa classificazione si basa sul range standard scelto dal compositore per assegnare le parti al cantante, in cui il compositore sa che la voce scelta avrà un determinato impatto e una determinata efficacia.
Ma come si fa a stabilire il proprio range vocale?
Per stabilire il proprio range vocale è necessario fare una prova sulla nota più bassa e sulla nota più acuta che si riesce a raggiungere. Il mio consiglio è di non provarci se sei un principiante.
Mamma mia quanto sono cattiva. No, non sono cattiva! E’ che se non sai usare bene il diaframma e una respirazione corretta succede che per raggiungere la nota alta spingi, così come per quella bassa e sarebbe un risultato “fake“. La bella notizia invece è che se inizi ad utilizzare una buona respirazione potresti anche andare oltre alla nota che ti sei prefissato…ovviamente tutto nei limiti del range che mamma Natura ti ha donato!
Quindi allenati bene, facendo esercizi mirati che ti aiutino a prendere consapevolezza della tua respirazione e delle potenzialità della voce senza dover spingere per arrivare a determinate note e di sicuro riuscirai a capire quali sono gli estremi del tuo range vocale. Se ti serve un aiuto sugli esercizi da fare per migliorare la tua performance puoi unirti al gruppo Facebook Stonati per caso. Siamo fighissimi! 🙂
Vediamo nel dettaglio i range vocali delle voci maschili.
IL RANGE VOCALE: TENORE
Il tenore è il re delle note acute maschili.
L’estensione del tenore va generalmente tra do2 al do4. Il do4 è quello che viene definito il famoso do di petto Ovviamente questa è l’estensione standard da repertorio e non l’estensione effettiva del cantante, perché questo dipende da Madre Natura. Diciamo che se vuoi fare il tenore queste note le devi avere!
IL RANGE VOCALE: BARITONO
Il baritono è una delle voci a mio parere più interessanti. E’ una voce a metà tra un tenore e un basso.
L’estensione del baritono va generalmente da la1 al sol3. Esistono diversi tipi di baritono che danno colore alle opere, ad esempio il baritono leggero o baritono chiaro presente ne “L’Orfeo”, oppure il baritono lirico o cantabile presente ne “La Bohème”. Altri tipi di baritono sono ad esempio il baritono lirico spinto o lirico-drammatico che ritroviamo in “Macbeth” o il baritono drammatico del “Nabucco”.
Nella musica leggera esistono moltissimi cantanti definiti baritoni, ovviamente supportati da un buon microfono, ma che vanno forte sulle note di questo range. Un esempio Serj Tankian,ex cantente dei System of a Down, definito baritono, ma ti assicuro che riesce a spaziare dal falsetto al growl senza difficoltà.
IL RANGE VOCALE: BASSO
Il basso è la voce più grave tra le voci maschili. Eh già, e chi l’avrebbe mai detto? I bassi sono rarissimi, tanto che quando ne senti uno te ne accorgi eccome!
Mi ricordo anni fa che in una fantastica osteria montana c’era una tavolata di uomini che si sono messi ad intonare alcuni canti e di queste trenta voci una mi è rimasta molto impressa. La voce di questo uomo così bassa che faceva la seconda voce a tutta la tavolata e da solo ce la faceva a sostenerla. Inutile dire che sono andata a fargli i complimentoni.
L’estensione del basso generalmente da Fa1 a Fa3. Alcuni bassi riescono a scendere sotto il Fa1 pur mantenendo il Fa3.
Per oggi abbiamo finito, ma mi raccomando non ti fissare con queste classificazioni e dai alla tua voce il tempo di maturare in modo sereno. Non costringerti a raggiungere note altissime e bassissime, è come correre i 100 metri senza allenamento. Perderesti, a meno che tu non sia un alieno!
Ricordati sempre che se canti musica leggera questa suddivisione è relativa perché come dicevo prima il microfono è un grandissimo aiuto per poter utilizzare tutto il range vocale.
Si dice che Madre Natura ci abbia donato 3 ottave e mezzo di estensione quindi non ti preoccupare c’è speranza!