Hai deciso di intraprendere un percorso di canto o di studiare uno strumento e grazie all’adrenalina e all’entusiasmo non salti nessuno dei compiti assegnati, a casa sei sempre lì che provi e anzi, non vedi l’ora di finire tutte le varie incombenze per poterti finalmente rilassare con l’attività che hai scelto. Dopotutto l’hai scelta tu, è una cosa che fai per te, per il tuo piacere personale.

Ad un certo punto però l’insegnate ti assegna un compito e per qualche strana ragione (a volte mancanza di tempo) non riesci a portarlo a termine e da lì si entra in un turbine che ti porta a “mancare” tutti i compiti successivi.

Intanto ti sembra di sprecare tempo e vedi i frutti del tuo investimento allontanarsi sempre di più dal tuo obiettivo. Ma cos’è successo?

Niente di grave! Hai incontrato il verbo: “Procrastinare”.

Non siamo tutti uguali! C’è chi non riesce a fare il primo compito perché procrastinatore di natura oppure chi invece salta un compito perché troppo stanco per farlo (sommerso dalle mille e mila incombenze quotidiane). La differenza fondamentale però tra chi è un procrastinatore di serie A e un procrastinatore che c’è cascato è il senso di colpa.

  • Il Procrastinatore di serie A generalmente ha un senso di colpa che dura dai cinque ai dieci minuti poi trova di meglio da fare. Sa che quell’attività lo avrebbe portato un passo più avanti verso il suo obiettivo oggi ma, in ogni caso, ci penserà domani.

  • Il Procrastinatore “che c’è cascato” è una persona che quando salta l’appuntamento con l’attività che davvero gli interessa si darebbe uno schiaffone e porta il peso enorme di un senso di colpa che è costantemente presente. Mentre si affligge nel suo senso di colpa cerca di pensare come organizzare il tempo a sua disposizione per poter recuperare la usa mancanza e proseguire verso il suo obiettivo.

Che tu sia un procrastinatore di Serie A oppure “uno che c’è cascato” desidero darti qualche consiglio. Credo di aver l’esperienza giusta per dirti che negli anni della mia adolescenza sono stata una feroce Procrastinatrice di Serie A ma successivamente, vedendo gli anni che correvano, si è risvegliato qualcosa in me e sono diventata una Procrastinatrice “che c’è cascata”. Inutile dire che il secondo tipo di procrastinazione è molto doloroso se ami l’attività che hai scelto. Il senso di colpa è davvero forte. Tuttavia, come vedi, la trasformazione è possibile quindi non ti classificare mai in modo rigido in queste categorie.

Ecco qualche consiglio per prevenire o sviare la procrastinazione:

  •  Pensa alle attività che hai da fare oggi, sei sicuro di non trovare 5 minuti per poterti esercitare con la voce?
  •  Non attendere il momento perfetto. Se attendi di avere la cucina pulita, i figli a letto, nessuno che ti ascolta in casa, il tuo tempo corre e alla fine il momento perfetto non arriva mai. Agisci e canta!
  • Segnati da qualche parte questa frase di Julia Camernon, autrice del libro: “La Via dell’artista”:

Ma lo sai quanti anni avrò quando finalmente potrò cantare decentemente? Sì, rispondo. Gli stessi anni di quelli che avrai se non lo farai.

  • Individua un momento della giornata o dei giorni della settimana in cui pensi di avere un po’ di tempo e attiva gli obiettivi di Google Calendar. L’opzione obiettivi ti aiuta a mettere un promemoria coordinandosi con i tuoi impegni.
  • Motivati: fatti un regalo. Ad esempio: “Se questa settimana faccio tre sessioni di allenamento da 30 minuti, mi regalo quel maglione che mi piace tantissimo!”.
  • Se hai un insegnante che ti sta seguendo, spiegale il tuo problema e fatti aiutare a stilare un programma da seguire. Insomma se vai dal dietista e ti da la dieta da seguire per perdere qualche kg non è che puoi continuare a mangiare gelati. Giusto?

Spero che questi consigli possano essere un piccolo input quando incontrerai il momento di debolezza e anzi se hai qualche tuo rito anti procrastinazione, ti prego, scrivimi e raccontami come ti organizzi con lo studio del canto!

 

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