Oggi vi racconto le sensazioni che ho provato personalmente mettendomi di fronte al microfono con una bella pancia all’ottavo mese.
Posso dire sinceramente che la cosa si fa estremamente difficile per quello che mi riguarda. Il mio bimbo si è girato e ha deciso di mettere il suo culetto reale sotto la mia costola destra. A volte spinge e lo capisco, povera creatura, lo spazio si fa sempre più stretto ma quando spinge io non respiro più!
Ho finito giusto in tempo una sessione di registrazione prima che il dolore peggiorasse notevolmente. La pelle tira. Ora la pancia è dura in puro stile pallone da basket e l’unica posizione in cui ho un po’ di sollievo è distesa sul fianco sinistro.
Quindi oltre alle caviglie, al diaframma sempre più sacrificato, aggiungiamo il bimbo che spinge sempre e nei momenti meno opportuni, esempio devi fare un passaggio difficile di un brano, stai tranquilla che ti arriva un bel calcione o “culata“! 🙂 Forse non avrà gradito la canzone? 😀
Anche stare seduti diventa complicato, sempre con la schiena indietro e mangiare al tavolo diventa impossibile. Il livello delle briciole e dei pezzi di “cibo caduto” sotto il tavolo è aumentato decisamente, in più mi arrabbio perché non riesco a chinarmi a raccogliere le schifezze per evitare di pestarle! Meno male che ci pensa il mio santo uomo!
Altro fantastico punto è che con tutto quest’affollamento di bambino e organi interni che non sanno più dove andare, mi è venuto un bel reflusso gastroesofageo! Una tortura per chi canta! Sempre con questa bella sensazione di bruciore giù nella gola. La voce non è al top e ha quell’effetto appiccicoso come se avessi appena bevuto una bella bibita zuccherata. Per non parlare dei giorni in cui non si riesce a digerire… lì proprio un fuoco che nemmeno Grisù il pompiere potrebbe spegnere!
Che dire è certamente una bella avventura in cui ri-configurare tutto quello che si è imparato e assecondare il proprio corpo per ottenere un risultato decente a livello canoro! Inoltre i ragazzi (Oniricide) rientreranno in sala, ovviamente non potrò stare con loro, le vibrazioni della batteria sono troppo forti e il suono in generale è forte. Continuerò a lavorare da sola sulle basi che mi hanno fornito e visto che manca una settimana al nono mese, vi racconterò dei nuovi cambiamenti. 🙂
Ogni giorno è una scoperta di come il proprio corpo sia cambiato e le cose che hai acquisito devono evolversi per assecondare le esigenze canore. Sicuramente imparerò molto da questa esperienza perché sono una curiosa sperimentatrice. E tu futura mamma? Stai cantando?