Non ti riconosci nei messaggi vocali di Whatsapp o nelle registrazioni?
Non riconoscersi, non piacersi nella registrazione vocale è molto comune ma andando più a fondo si scopre anche che c’è chi ha un rifiuto completo per la propria voce e per il proprio timbro vocale. Nonostante anni di registrazioni si continua a far fatica ad accettare la propria voce.
Scopriamo qualcosa in più!
Il timbro vocale è la nostra impronta digitale vocale. E’ unico, nessuno può avere la nostra voce identica. Può capitare che sia simile, vedi gli imitatori ma non potrà in nessun modo essere pari l’originale.
Il timbro vocale dipende da una serie di fattori, quali la nostra struttura ossea e muscolare, la lunghezza e la costituzione delle nostre corde vocali, le nostre cavità, il modo di respirare e purtroppo inserisco in questo elenco anche la dose di stress che abbiamo a nostro carico.
Moltissimi mi chiedono se si possa migliorare il proprio timbro vocale. La mia risposta è sicuramente sì ma ciò come tutte le attività e i desideri richiede impegno e costanza. Non si tratta di una magia che da un giorno all’altro fa diventare la nostra voce disneyana ma la costanza, la ritualità e il focus sull’obiettivo sono importantissimi.
A questo proposito esercizi vocali e la ripresa di una respirazione costo-diaframmatica naturale ci aiutano molto, accompagnati sicuramente dal buon mindset verso l’obiettivo finale.
Prima di svelarti 5 consigli che puoi seguire per migliorare il tuo timbro vocale desidero che tu prenda carta e penna e risponda sinceramente a queste tre domande. Non rispondere a mente ma butta giù i pensieri su carta, questo li renderà più concreti e avrai la mente libera. Questo foglio sarà il tuo promemoria per l’obiettivo che ti darai e lo dovrai mettere in un luogo dove ti sarà facile rileggerlo.
Ecco le 3 domande:
- Cosa sei disposto a fare per poter migliorare il tuo timbro vocale?
- Come immagini il tuo timbro vocale ideale? Scegli tre parole e scrivile in un formato più grande.
- Come pensi di riuscire a migliorare il tuo timbro vocale? Dividi la tua idea in piccoli passi e se ti perdi torna indietro e recupera.
Rispondi sinceramente alle domande e rileggile ogni tanto, soprattutto in quei momenti in cui lo sconforto si mostrerà (e credimi che purtroppo succederà) ma ti assicuro che potrai affrontarlo perché avrai le idee ben chiare.
Ora passiamo a 5 consigli per migliorare il tuo timbro vocale:
1 – Registra la tua voce e riascoltati
Continua a registrarti. Per quanto sia doloroso riascoltarti, credimi che ad un certo punto non sentirai più la differenza tra la voce che sei abituato ad ascoltare (internamente ed esternamente per un fattore acustico) da quella registrata. Il cervello saprà che sei tu e bisognerà educarlo. Come? Riascoltandosi e non giudicando ma utilizzando la registrazione in modo costruttivo. Invece di dire “Mamma che schifo, che voce gracchiante!” prova a dire “Ecco sento una voce che deve ancora migliorare” oppure “Come SONO nasale!” prova a dire “Ecco sento una voce che ha un timbro un po’ nasale. Magari è il raffreddore”.
2 – Leggi ad alta voce per regolare il ritmo della lettura
Leggi, leggi e leggi ad alta voce. Quando utilizzi molto la voce parlata sia per fare public speaking, sia per leggere storie ai bambini, sia per registrare un podcast o per studiare il testo di una canzone, leggere ti aiuta ad avere la percezione delle pause e del ritmo della lettura. Nella quotidianità a volte non ci rendiamo conto che a causa dello stress e della vita frenetica sembriamo delle auto da corsa. Andiamo velocissimi e non riusciamo a scandire bene le parole. Come te ne accorgi se stai leggendo o parlando troppo veloce? Grazie al consiglio n. 1.
3 – Lavora sul testo della canzone
In questo video ho spiegato come mettere i segni dei respiri su una canzone per poterla cantare correttamente.
Questo lavoro va fatto anche su un testo che dovrai leggere. I segni dei respiri ci ricordano che dobbiamo respirare in determinati punti per garantire che tutte le parole della frase o del verso, si sentano bene e che escano con una certa intensità. L’intensità ovviamente può cambiare a seconda del tipo di canzone o di testo, quindi avrai sicuramente della parti che richiedono più energia e altre meno, ad esempio quando canti “forte” o “piano” o quando vorrai dare maggior enfasi ad alcuni concetti. Nei testi da leggere, la punteggiatura ci aiuta, ma ci sono anche altri segni un po’ più visibili che puoi aggiungere al testo per dare un certo ritmo alla lettura e permetterti di inspirare correttamente. I miei preferiti sono “/” per una pausa breve e “//” per una pausa più lunga.
4 – Ricordati di fare gli esercizi di riscaldamento vocale
Prima di registrare anche una prova sia cantata che parlata, fai qualche esercizio di riscaldamento ad esempio:
- Tongue Trill – ovvero il trillo della lingua utilizzando la consonante “r”
- Humming -tradotto letteralmente “hummare” utilizzando la consonante “m”
Avere la voce calda e riscaldata ti permetterà di non cadere (sia nel parlato che nel cantato) nei famosi “break vocali” tanto odiosi e fastidiosi. Sono proprio quelli che, riascoltati, ci fanno odiare la nostra voce.
5 – Rimani focalizzato sull’esercizio
Focalizzati sugli esercizi, focalizzati su quello che stai cantando o leggendo. Non deve essere un’attività che la “fai perché la devi fare”. Deve essere un piacere perché ti piace farlo, perché sei tu che lo vuoi. Ad esempio non fare delle cover che non ti piacciono perché “tutti lo fanno” o non registrare un podcast se non ti senti a tuo agio. Quello che fai deve rispecchiare te stesso e se senti qualche forzatura, forse, non è la direzione giusta. E’ un po’ come se qualcuno ti costringesse a mangiare un alimento che odi o che ti fa venire la nausea al pensiero. Pensa sempre al beneficio di ciò che stai facendo. Se è utile o piacevole ok, altrimenti “ciaone”.